La separazione giudiziale è lo strumento che la legge mette a disposizione delle persone che intendono separarsi in quelle situazioni in cui un coniuge desidera separarsi ma l’altro non acconsente, oppure nel caso in cui entrambi i coniugi desiderino separarsi ma vi è un conflitto sugli aspetti da regolare.
I più importanti aspetti sono:
La separazione giudiziale diventa lo strumento più indicato quando la convivenza tra i coniugi è diventata intollerabile oppure quando il livello di conflittualità è così alto che la serenità e l’educazione dei figli ne risentono.
La convivenza può diventare intollerabile perché è venuto meno il progetto di vita della coppia oppure anche perché uno dei due coniugi ha avuto un comportamento contrario ai doveri del matrimonio, quale ad esempio l’infedeltà. In quest’ultimo caso, può essere richiesta al Giudice la separazione con addebito, che impedisce al coniuge “colpevole” di ricevere l’assegno di mantenimento.
Alla prima udienza il Giudice tenta di far riconciliare i coniugi. Se la riconciliazione non riesce, i coniugi vengono sentiti separatamente dal Giudice, il quale adotta poi i provvedimenti temporanei ed urgenti che ritiene opportuni nell’interesse dei figli (affidamento) e dei coniugi (assegnazione dell’abitazione e mantenimento del coniuge).
Al termine del procedimento il Giudice emette la sentenza di separazione. Questa può essere anche non definitiva nel caso in cui il processo deve continuare per la definizione delle questioni economiche e di quelle relative alla richiesta di addebito e all’affidamento dei figli.
Negli anni ho seguito numerosi Clienti nelle loro cause di separazione, sia giudiziali che consensuali, e ho acquisito una solida esperienza in materia. So consigliare al meglio il Cliente su quale sia la strategia più efficace da adottare, considerando la specifica situazione in cui si trova e i risultati che desidera raggiungere.