convivenza more uxorio

Nullo il patto di versare una somma di denaro al coniuge in caso di futura separazione

Cass. civ., sez. VI – 1, ord., 13 aprile 2022, n. 11923 Con l’ordinanza in esame, la Suprema Corte è stata chiamata a pronunciarsi sulla validità di una scrittura privata sottoscritta da due coniugi: nello specifico, la scrittura prevedeva che il marito si impegnasse a versare 500mila euro alla moglie in caso di separazione. La Cassazione ha

Violenza domestica: Strasburgo condanna l’Italia

Cedu, Première Section, 7 aprile 2022, n. 10929_I fatti. La ricorrente è una cittadina italiana, residente a Scarperia. Nel 2010, la donna ha intrapreso una relazione con N.P., senza sapere che l’uomo soffriva, dall’età di 20 anni, di disturbo bipolare. In particolare, aveva manifestato progressivi cambiamenti d’umore accompagnati da impulsività e comportamento estremamente violento; aveva

Figlio minorenne autorizzato a trasferirsi lontano dal padre, se la madre ha più possibilità di trovare lavoro in un’altra città

La tutela dell’interesse preminente del figlio minorenne a una crescita equilibrata nel rapporto con entrambi i genitori deve guidare il giudice nella scelta del relativo regime di affido, collocamento e visita. Questa garanzia resta, comunque, soddisfatta quando viene autorizzato il trasferimento del figlio minorenne presso il genitore collocatario; il riconoscimento della relazione con l’altro genitore

Status filiationis del nato in Italia a seguito di PMA eterologa praticata all’estero da coppia omoaffettiva

Il fatto. La Corte d’Appello di Cagliari è stata chiamata a pronunciarsi sul reclamo proposto dal Ministero dell’Interno e dalla Prefettura di Cagliari in tema di instaurazione del rapporto di filiazione con entrambi i genitori (quello biologico e quello di intenzione) nell’ipotesi di minore nato in Italia da fecondazione eterologa praticata all’estero da una coppia

NIENTE ASSEGNO ALLA EX MOGLIE SE LA RELAZIONE STABILE È CONFERMATA DAI SOCIAL

L’ex coniuge perde il diritto a ricevere l’assegno di divorzio qualora tramite i contenuti pubblicati sui social viene confermata l’esistenza di un rapporto pluriennale e consolidato con una nuova persona, caratterizzato da ufficialità, nonché fondato sulla quotidiana frequentazione con periodi più o meno lunghi di piena ed effettiva convivenza. Quanto sopra è ciò che emerge

L’efficacia probatoria dei messaggi WhatsApp nei processi familiari

Che efficacia probatoria possiede un messaggio WhatsApp nel processo civile e, in particolare, in quello familiare? Infatti, la recente evoluzione tecnologica ha fatto sì che le applicazioni di messaggistica istantanea — prima tra tutte WhatsApp, ma tra queste possono annoverarsi anche Facebook e molte altre — siano diventate il mezzo primario di comunicazione. Per questo motivo accade spesso

Vacanze estive e genitori separati: conseguenze penali in caso di mancata esecuzione dolosa del provvedimento del Giudice

23 luglio 2021 | separazione e divorzio |vacanze estive Nei casi di separazione e di divorzio, così come a seguito della cessazione della convivenza more uxorio, in presenza di figli minorenni ed in regime di affidamento condiviso, le vacanze estive sono oggetto di specifica regolamentazione giuridica nell’ambito della più generale definizione del calendario di visite stabilito dal Tribunale

La funzione tripartita dell’assegno divorzile rileva anche nei giudizi di revisione Ripartite function of divorce allowance also relevant in review judgments

2 LUGLIO 2021 | Separazione e divorzio | Mantenimento del coniuge Con un’interessante pronuncia, la n. 12800 del 13 maggio 2021, la Cassazione ha affermato che la funzione tripartita dell’assegno divorzile deve orientare l’indagine anche nei giudizi di revisione, ove sia stata accertata la sopravvenienza di fatti nuovi, quali il venir meno dello squilibrio economico-patrimoniale

Le sezioni unite estendono al convivente more uxorio l’esimente dell’art. 384 comma 1 c.p.

Diritto penale e penale minorile | Famiglia di fatto | Le Sezioni Unite della Corte di cassazione si sono pronunciate positivamente, con sentenza n. 10381 del 17 marzo 2021, sull’applicabilità dell’art. 384 comma 1 c.p., ossia della disposizione che prevede la non punibilità, rispetto ad alcuni delitti contro l’amministrazione della giustizia, di coloro che abbiano posto

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