È escluso l’assegno divorzile se l’ex coniuge non utilizza le proprie competenze professionali.

Cassazione civile sez. I, 09/06/2022, n.18697.

La Suprema Corte di Cassazione, conferma l’orientamento giurisprudenziali tale per cui “il riconoscimento dell’assegno di divorzio, cui deve attribuirsi una funzione assistenziale ed in pari misura compensativa e perequativa, richiede l’accertamento dell’inadeguatezza dei mezzi o comunque dell’impossibilità di procurarseli per ragioni oggettive, attraverso l’applicazione dei criteri di cui alla prima parte della norma i quali costituiscono il parametro di cui si deve tenere conto per la relativa attribuzione e determinazione, ed in particolare, alla luce della valutazione comparativa delle condizioni economico-patrimoniali delle parti, in considerazione del contributo fornito dal richiedente alla conduzione della vita familiare e alla formazione del patrimonio comune e personale di ciascuno degli ex coniugi, in relazione alla durata del matrimonio e all’età dell’avente diritto.”

Infatti, nella questione cui è stata investita la Corte di Cassazione, ha previsto la “ reiezione della domanda della moglie di attribuzione dell’assegno divorzile che trae fondamento e ragione, secondo quanto si legge nella sentenza impugnata, in primo luogo, nella autosufficienza economica della ricorrente, la quale: a) dopo la separazione, pur mantenendo integra la propria capacità lavorativa, ha scelto di non mettere a frutto le proprie competenze professionali che l’avevano portata a pubblicare nel 2013 un libro di ricette, a collaborare con gallerie d’arte, quale esperta nel settore, ed a partecipare all’organizzazione di mostre; b) è titolare di tre conti correnti e di cespiti immobiliari, fra cui due appartamenti in (OMISSIS) che avrebbero potuto essere messi a reddito (così evitando il pignoramento di uno di essi da parte della banca mutuante), e ha inoltre il godimento dell’ex casa familiare, i cui oneri condominiali sono a carico dell’ex marito.”

Divorce allowance is excluded if the ex-spouse does not use their professional skills.

Civil Cassation section I, 09/06/2022, n.18697.

The Supreme Court of Cassation confirms the jurisprudential orientation such that “the recognition of the divorce allowance, which must be assigned a welfare function and in equal compensation and equalization measure, requires the verification of the inadequacy of the means or in any case of the impossibility of obtaining them for objective reasons, through the application of the criteria referred to in the first part of the regulation which constitute the parameter that must be taken into account for the relative attribution and determination, and in particular, in light of the comparative assessment of the economic conditions – assets of the parties, in consideration of the contribution provided by the applicant to the conduct of family life and to the formation of the common and personal assets of each of the former spouses, in relation to the duration of the marriage and the age of the person entitled.

In fact, in the matter to which the Court of Cassation was referred, it provided for the “rejection of the wife’s request for the assignment of the divorce allowance which is founded and justified, according to what is stated in the contested sentence, first of all, in the economic self-sufficiency of applicant, who: a) after the separation, while maintaining her working capacity intact, chose not to put to use her professional skills that had led her to publish a recipe book in 2013, to collaborate with galleries art, as an expert in the sector, and to participate in the organization of exhibitions; b) is the holder of three current accounts and real estate assets, including two apartments in (OMISSIS) that could have been made into income (thus avoiding the attachment of one of them by the lending bank), and also has the enjoyment of the ‘former family home, whose condominium charges are borne by the ex husband.